I sentieri e le miniere dei monti della Tolfa
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Sentiero del faggeto
Questo itinerario parte dai dintorni del centro storico di Allumiere, nel Parco comunale “Faggeto”, un bosco di faggi cresciuto “sotto quota” rispetto al suo habitat naturale, dal quale partono i sentieri naturalistici progettati e risistemanti all’interno del programma europeo Life+.
Il punto di partenza del primo sentiero è in prossimità dell’ Albergo il Faggeto. Da qui si imbocca una strada asfalta in salita che ci conduce quasi subito ad un bivio. Svoltando a destra, dopo circa 200 metri troviamo l’ingresso di Cava del Moro, nota come Cava del silenzio. Lo scavo, realizzato nel XVI secolo, è ormai colmo di vegetazione e, per questo, risulta ancora più suggestivo. A destra della cava, una ripida scalinata percorre il ciglio dello scavo, dalla cui sommità si può imboccare un sentiero in discesa che conduce ad un’area pic-nic. Più avanti incontriamo un quadrivio dove, svoltando a destra, raggiungeremo agevolmente la Miniera di Santa Barbara, all’interno della quale si trova un altarino abbozzato su una parete rocciosa in cui era dipinta Santa Barbara, la santa protettrice dei minatori che da il nome alla miniera. Seguendo il sentiero all’interno si arriva al livello di base, dove ancora si possono vedere i segni delle rotaie su cui scorrevano i carrelli. Tornando verso l’incrocio, sulla sinistra troviamo il Pozzo Gustavo un sondaggio per ritrovare i giacimenti sottostanti di alumite, scavato verso la metà del secolo passato. Questo scavo ha una profondità di circa 50 metri e lungo il foro si aprono orizzontalmente delle gallerie nella montagna. Da Pozzo Gustavo torniamo al quadrivio e svoltiamo a destra, attraversiamo un bosco di cerri, superiamo il punto panoramico della Cavaccia e raggiungiamo la frazione di Cibona dove possiamo visitare una chiesa dedicata ai minatori. Da qui proseguiamo lungo il sentiero che congiunge questo percorso con quello di Colle di Mezzo, in località La Bianca.
Sentiero Colle di Mezzo
Percorso il raccordo tra i due sentieri per circa 6 chilometri, si giunge al bivio per il Casale Colle di Mezzo, da cui ha inizio l’omonimo sentiero. Superato il cancello di legno, il percorso sale verso un bosco di querce e poi ridiscende attraversando un pascolo destinato all’allevamento del cavallo tolfetano e della vacca maremmana. Proseguiamo lungo una strada asfaltata dove incontriamo un grande fontanile e i resti della villa romana della Fontanaccia. Successivamente si giunge ad un bivio, dove prendendo la strada sulla destra verso Poggio Volpara si scende costeggiando il bosco di Poggio degli Spiriti e poi si raggiunge Valle Cardosa, uno dei luoghi più suggestivi dei monti della Tolfa. Se al bivio continuiamo, invece, a seguire il sentiero principale, giungiamo in un grande slargo sotto Monte Tolfaccia, sulla cui cima sono visibili i resti dell’insediamento medievale di Tulfa Nova. Il sentiero prosegue costeggiando i ruderi dei Muraccioli, resti di una villa di età medio-imperiale. Più avanti si risale, passando vicino al fontanile di Bandita Grande e poi si scende nuovamente a fondovalle, costeggiando da una parte il Bosco delle Tufarelle, scenario di ritrovamenti di tracce della presenza umana dal neolitico fino al periodo romano, e dall’altra quello di Monteianni. Il sentiero prosegue attraverso un bosco di aceri e poi costeggia il fosso di Monteianni, fino a concludersi all’incrocio con la strada asfaltata Sp 3b che ci conduce verso Tolfa.
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